Forse ci siamo. Il condizionale in meteorologia, scienza imperfetta per antonomasia, è sempre d’obbligo. Tuttavia non possiamo nasconderci dietro a un dito: arriverà il freddo. Non sarà un freddo epocale, eclatante, sarà un normale freddo invernale. Eppure, in periodo di vacche magre come l’attuale, è oro colato. Anche perché, visti gli ultimissimi aggiornamenti dei modelli previsionali, sembra proprio che il maltempo possa interessarci a più riprese. E consentiteci anche di esprimere la nostra soddisfazione nel vedere la realizzazione di quelle dinamiche emisferiche più e più volte analizzate tramite i vari indici climatici.
Ma passiamo al tema dell’articolo. Le temperature caleranno di colpo a partire dal 4 febbraio. Il transito di un primo impulso freddo, veloce ma incisivo, porterà i termometri giù di molti gradi. Quanti? Si osservi la mappa:
Si evincono cali ben più marcati nelle zone interne, dove perderemo dai 6 agli 8-10°C. Perché? Semplice. Perché l’aria caldo umida di questi giorni si sente soprattutto in quota, dove mancano le inversioni termiche. Le diminuzioni riguarderanno anche i litorali, dove mediamente si perderanno 2-3°C. Va detto che arriverà il Maestrale e che verremo da un periodo primaverile, ragion per cui ci aspettiamo una maggiore sensazione di freddo. Non solo. Trattandosi d’aria artica se avremo precipitazioni – cosa molto probabile – l’aria fredda avrà modo di trasferirsi più facilmente verso il suolo. Insomma, arriverà un po’ d’inverno.