Certo che imbattersi in una delle temibilissime supercelle temporalesche americane dev’essere un’esperienza tanto paurosa quanto affascinante. Figuriamoci se a catturare la nostra attenzione fosse quello che gli esperti definiscono “Complesso Convettivo a Mesoscala“. Magari suona meglio la versione anglosassone, ovvero “Mesoscale Convective Complex (MCC)… Poco cambia, quel che è certo è che ci si troverebbe davanti ad un raggruppamento di tempeste a seguito della fusione di una serie di celle o supercelle temporalesche. Ciò che definisce il sistema è la sua estensione in superficie, ben inquadrabile dalle immagini satellitari nel campo dell’infrarosso.
Quella che il 19 giugno si è abbattuta come una furia nei settori occidentali del South Dakota aveva queste caratteristiche e prima di apportare gli effetti che andremo poi a vedere s’era sviluppata tra gli Stati americani del Montana e del Wyoming. Il video che vi proponiamo è stato girato dai soliti cacciatori di tempesta a stelle e strisce e mostra quel che è accaduto nei pressi di Belle Fourche, nel South Dakota. La grandine caduta ha superato i 10 cm di diametro!
Dopo aver investito il centro abitato del South Dakota, il sistema ha acquistato caratteristiche tali da catturare l’interesse scientifico della vastissima comunità di meteorologi e cacciatori di tempesta americani. Ed è ciò che vi mostriamo nell’immagine successiva:
Analizzandola con attenzione, oltre alla riflettività del tornado è possibile identificare l’occhio del ciclone. Una situazione inusuale, ma che si può verificare quando ci si trova davanti a questo tipo di tempeste.