Il refrigerio è ormai un ricordo per quasi tutta la Sardegna. La temperatura è avviata verso un rapido e sensibile aumento. Un rialzo che si farà sentire soprattutto nella seconda parte della settimana, quando la Sardegna sarà investita da una massa d’aria proveniente dal Sahara che però toccherà l’apice appena più a ovest, tra le Baleari e la Spagna orientale.
La nuova ondata di caldo vedrà un’onda crescente sino al fine settimana e forse poco oltre, con temperature decisamente elevate in tutta la Sardegna, diffusamente superiori alla media.
Ormai ci siamo tutti abitati al caldo delle nuove stagioni estive, e l’asticella dei termometri che delinea la sensazione di caldo è aumentata. La nostra regione è troppo vicina all’Africa, e molto facilmente negli ultimi decenni è stata interessata da onde di calore anomalo.
Non è affatto normale raggiungere nelle località più calde 40°C più volte un anno. Negli anni ’80 queste condizioni meteo erano molto più occasionali, e la Sardegna beneficiava dell’influenza dell’Anticiclone delle Azzorre che favoriva brezze di mare più fresche. Ma adesso, con il caldo esagerato, quant’anno anche molto precoce, le brezze soffiano da un mare che si è scaldato eccessivamente, anche oltre 3°C sopra la media.
Ed ecco che quindi, anche se soffiano i venti di mare, la temperatura è più elevata rispetto al passato, e anche se non si posiziona verso l’eccesso, si fa sentire una precoce afa.
Come detto, l’ondata di caldo avrà la sua massima intensità ad ovest della Sardegna ove si rischia di ritoccare le temperature più elevate di Giugno di sempre, ovvero da quando avvengono le registrazioni della temperatura.
La Spagna e il centro sud della Francia sono in allerta meteo per ondata di caldo.
Il cambiamento climatico estivo ci espone sempre più di frequente all’Alta Pressione Africana che si è di fatto sostituita all’assenza dell’Anticiclone delle Azzorre, la quale ci dava un clima caldo ma non troppo.
Il caldo africano era solo un episodio di breve durata, anche se non assente, questo no. Gli estremi di temperatura, però erano relegati ad alcune onde di caldo anomalo isolate in uno o due decenni, oltretutto, i picchi termici da 40°C si raggiungevano con lo scirocco che soffiava prefrontale ad una perturbazione in transito in Spagna, mentre Anticiclone Africano persistente era assai raro.
Un evento di caldo africano che è nella memoria dei non giovani fu quello tra la terza decade di luglio e i primi giorni di agosto 1983, con temperature atroci, oltre che incendi diffusi.
La nuova ondata di caldo dovrebbe essere meno esagerata rispetto a quella della prima decade di giugno, e per fortuna ci sono speranze che si allenti nei primi giorni della prossima settimana.
Ma è meglio non illudersi, il meteo estremo ci prospetta una successiva onda di calore anomalo.