Gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale hanno avuto l’opportunità di fotografare favolosi ed enormi “spiriti” o spettri (nell’immagine li potete identificare grazie alla colorazione rossa) mentre sorvolavano una tempesta in atto sul Messico nella giornata del 10 agosto scorso. Ma di che si tratta? Beh, niente di paranormale bensì di un ben noto fenomeno luminoso elettrico difficile da osservare e come tale in grado di richiamare curiosità, attenzione e un po’ d’apprensione in chi vi si imbatte. La NASA ha pensato bene di pubblicare alcune delle immagini scattate ed è con piacere che le condividiamo con voi.
Queste manifestazioni luminose appaiono sempre associate alle tempeste e hanno il nome specifico di Fenomeni Luminosi Transitori in Alta Atmsofera. Possono avere una dimensione di diverse decine di chilometri e l’aspetto ricorda quello di una medusa o a volte quella di folletti, troll piuttosto che spettri. Spesso capita che qualcuno li confonda con fenomeni paranormali o addirittura con UFO.
Come si formano?
Si tratta del riflesso nella bassa ionosfera di scariche elettriche derivanti da tempeste che si verificano nella troposfera. Sebbene il processo di formazione sia sconosciuto, è possibile che in alcuni casi si tratti di vere e proprie scariche elettriche provenienti o dall’interno della nube temporalesca o quale risultato di una scarica elettrica prodotta all’interno della nube… ma senza un collegamento diretto con la stessa. Di solito si muovono dalla nuvola verso gli strati superiori dell’atmosfera.
In altri casi si potrebbe trattare di manifestazioni energetiche dettate dall’eccitazione di particelle in quella zona della ionosfera collocata sopra le tempeste, laddove i campi elettromagnetici possono dar luogo a raggi a causa del massiccio rilascio di energia elettrica.