Nella notte e nell’alba di venerdì 16 Settembre in Sardegna c’è stato severo maltempo, questo è indubbio, ne abbiamo parlato ampiamente. In specie nell’area di Cagliari c’è stato un nubifragio, dove sono caduti circa 50 millimetri di cui 24 mm (certificati da una stazione meteo professionale) in soli 10 minuti. Una pioggia così intensa in brevissimo tempo è un valore ingentissimo, che accade nei maggiori nubifragi.
Per fortuna il fenomeno di così tale violenza è durato poco, ma i danni che si sono visti dai giornali e dalle foto dei social network sono stravaganti per un nubifragio di così breve durata, anche se intenso. Come si dice da ieri, serve manutenzione, inoltre l’allerta meteo è realizzabile con un monitoraggio 24/24 ore.
L’evento meteo accaduto in Sardegna è stato definito, anche da penne che si definiscono esperte in meteorologia, persino forte ciclone e bomba d’acqua. Termini che in meteorologia NON esistono, e che sono fortemente contrastati da chi opera seriamente in questa scienza, e che mai in MeteoSardegna.it abbiamo utilizzato.
Va sicuramente detto che il temporale del cagliaritano, come illustrato anche dai video che abbiamo pubblicato è stato davvero ragguardevole per la frequenza delle fulminazioni, in quanto aveva similitudine con i fortissimi temporali avvenuto in Val Padana questa estate, approssimandosi a tratti, per frequenza dei lampi, ai temporali che si vedono in zone semi desertiche d’Arabia davanti alle coste del Mar Rosso, Golfo Persico e Mare d’Alboran, ed in genere nei mari tropicali in presenza di forti contrasti termici.
Insomma, il temporale inquietava e non poco.
Molti lettori ci chiedono se un temporale simile può ripresentarsi nei prossimi giorni a Cagliari. Orbene, è impossibile rispondere, ma va detto che temporali di tale intensità nel Mediterraneo non sono così rari in questo periodo.
Alcuni anni fa la città di Palma di Maiorca fu investita da un temporale di violenza estremamente superiore, ed una grossa tromba marina invase la terraferma. Ci furono ingentissimi danni. Alcune stazioni meteo misurarono venti anche di oltre 150 km orari.
Nel settembre 2009, un temporale di intensità superiore a quello di Cagliari, interessò il nord ovest della Sardegna. Ad Alghero Fertilia furono registrate raffiche di vento a 150 km orari, e vi furono danni diffusi in sopratutto nella vegetazione.
Nel settembre 2015, un temporale simile, ma con venti di intensità da uragano, generati da un downburst, ovvero correnti aeree discendenti con violenza dalla grande nube temporalesca, investì la parte orientale del Campidano ed il Sarrabus, causando anche grandinate con chicchi giganteschi. I danni furono similari al transito di varie trombe d’aria, ma come detto, si trattò di downburst.
Insomma, i temporali come quello di Cagliari si possono ripetere eccome, ma a Cagliari e altrove, non è possibile prevedere quando ciò succederà. Di certo le coste occidentali della Sardegna ed il Sassarese sono più esposte a tali fenomeni, in quanto nel Mare di Sardegna si generano le condizioni ideali, un pò come è avvenuto venerdì, quando si è formata quella che viene detta linea temporalesca, ben documentata dalla mappa dei fulmini.